giovedì 20 gennaio 2011

RISOTTO, VINO E RICORDI



Torino. I week end a casa dei nonni paterni erano come una gita al luna park: la grande casa in Piazza Statuto, il parquet a lisca di pesce che scricchiolava ad ogni passo, il bagno nero e verde tutto a mosaico (e non c'era una tessera uguale all'altra), la poltrona a rotelle disegnata dal nonno con la quale scorrazzavamo per atrio e corridoio. 

Quadri quadri quadri ovunque, appesi alle pareti e accatastati nello studio, in attesa di essere catalogati. 
E la mansarda con travi a vista e abbaino sulla piazza. Due soli spazi: una bibiloteca piena di libri e polvere e il grande atelier del nonno, tavoli, pezzi da mercatino delle pulci presi al Balon, mobili, decine di cassetti da aprire come degli scrigni del tesoro.
Colori, pastelli, gessetti e porporina. Il regno dei divertimenti per due bambine piene di fantasia. 


Per non parlare dello zio, amante di montagna e di tecnologia, che ci mostrava foto di stelle, modellini di aerei e scarponi realizzati da lui in vetroresina. Quando uscirono i primi personal computer, riuscimmo a stupire amici e compagni di scuola con i racconti delle partite giocate a tennis prima e poi a frog e a montezuma (evoluzione dei videogiochi) sul questa macchina che ancora non era entrata nella maggior parte delle case. 

Potrei andare avanti ore a far riaffiorare questi ricordi magici, a volte vorrei tanto tornare in quella casa e con una macchina fotografica seria, coglierne l'atmosfera. 

Ma tutta questa introduzione voleva portarvi alla mia ricetta di oggi. 

La nonna Rosa era una vera nonna, di quelle con i capelli raccolti in un ordinatissimo chignon, che quando escono per andare dal gastronomo di corso Garibaldi, si sistemano foulard, turbante e spilla. Ricordo il suo filo di perle e le sue mani secche e nodose, mentre tagliavano gli agnolotti sul tavolo di formica giallo. 
E non mancava mai, presa apposta per noi dal droghiere sotto casa, la Coca Cola ( di quelle in bottiglia di  vetro) nel frigorifero Fiat

La nonna cucinava benissimo, non so quanto variasse il suo menù, ma alcune ricette sono rimaste come caposaldo della esigua (rispetto a quella di mio marito) tradizione culinaria di casa mia. 
Sala da pranzo, la grande credenza con un ritratto di donna di Mosè Bianchi, la poltrona del nonno in pelle screpolata e quella della nonna in velluto ai due angoli della stanza, noi intorno al tavolo e un fumante

RISOTTO AL VINO ROSSO e salsiccia (aggiunta mia)


500 g riso carnaroli (ho usato quello della cascina Santa Marta, a un passo da casa mia)
due salsicce, le solite toscane 
un porro
burro 
mezza bottiglia di vino rosso (la nonna usava barbera o, nelle grandi occasioni, barolo. Io avevo da finire il Sangre de Toro aperto a fine cena spagnola)
estratto di carne (o, se non decidete all'ultimo minuto, un litro circa di brodo)
noce moscata
parmigiano reggiano
pepe (per chi lo vuole, una grattata male non ci sta)
sale 

La nonna seguiva (l'ho saputo di recente) una ricetta che aveva appuntato su un quadernino. Quando avrò la possibilità di fotocopiarlo, rifarò il tutto e magari ve lo mostrerò! Ecco come ho fatto io, a spanne.

Tagliare il porro a rondelle e tritarlo grossolanamente. Scaldare una noce di burro (ho utilizzato quello salato) e rosolare il porro. Non si deve bruciare, aggiungere un cucchiaio di acqua e mettere il coperchio per qualche istante. 
Sgranare la salsiccia e unirla al porro. Alzare leggermente la fiamma e far saltare la salsiccia. 
Quando avrà lasciato andare un po' di grasso, aggiungere il riso e farlo tostare a fiamma vivace per qualche minuto. Unire il vino e mescolare. Far assorbire tutto il vino, continuare poi con il brodo, una mestolata per volta. (la mia nonna metteva un'intera bottiglia di vino, il mio risotto è stato fatto per finire quello che avevo, una soluzione last minute per far fuori degli avanzi). 
Quando il riso sarà pronto, aggiungere un pizzico di noce moscata, mescolare e spegnere. Unire fiocchi di burro e abbondante parmigiano, mettere il coperchio e lasciar riposare per tre minuti. 

Il tempo di chiamare tutti a tavola, prendere la macchina foto e tentare di immortalare il solito piatto non programmato per essere messo nel blog, ma che non poteva non avere un suo momento di gloria!


16 commenti:

  1. Che belli it uoi ricordi....e se penso a quante cose avrei potuto imparare dalle mie nonne...e sono andate perdute!!! Almeno tu hai modo di fotocopiare il quadernino!!!


    Il risotto al vino rosso mi è sempre piaciuto tanto, buona giornata, Flavia

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  2. mi sembra di vederla tua nonna, che bella descrizione, e anche della casa, un bellissimo racconto e un'ottima ricetta! Caio!
    Francesca

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  3. buonooo!Mi è piaciuto condividere i tuoi ricordi. ti seguo.

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  4. Che buono, proprio un risotto fatto come una volta...bello corposo e saporito!

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  5. Post splendido... mi sembrava di essere li... che belle queste ricette della memoria... risotto meraviglioso come doveva essere la tua nonna... baci Ely

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  6. Che meraviglia passare di qui!!Ti ringrazio di cuore per le belle parole che mi hai dedicato...kiss

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  7. bellissimi i tuoi ricordi... e poi Torino è dove vivo.. come non poter capire???? un bacio

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  8. concorso con la salsiccia è decisamente migliore, un buon barbera è l'ideale

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  9. Sono di Torino o perlomeno fino a tanti anni fa ci abitavo e vi ritorno spesso...
    Quanto mi è piaciuta questa affettuosa rievocazione di luoghi, di sensazioni, di ricordi...
    In effetti una volta le signore uscivano di casa con guanti, cappello e filo di perle ..ora quest forma di eleganza non c'è più anche per praticità credo...
    E amo molto la preparazione di ricette della tradizione familiare ottime, come la tua, ma ancor più buone perchè rievocate sul filo dei ricordi più cari...

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  10. che bel post nostalgico....ma ho capito bene e oggi è il compleanno di qualcuno?!...se così fosse allora tanti auguri!!!1

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  11. Mi sono persa nelle tue pagine e nei tuoi ricordi e avrei proprio voluto che tu avessi continuato per ore a parlarcene....io avrei letto per ore!
    Di tutto quello che amo nella vita c'è una cosa che sovrasta le altre ed è proprio sentire il racconto di ciò che ci è rimasto negli occhi e nel cuore, anche se a parlare è una persona che non ho conosciuto mai!
    Un abbraccio, Fabi

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  12. Che bella la sensazione che si prova leggendo questo post, sembra che le immagini prendano il posto delle parole e sul pc si animino le scenette, come degli spettatori di questo racconto.
    Un abbraccio

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  13. Splendidi ricordi, anche io sono cresciuta con gli agnolotti della nonna! Vero è che un piatto di questo importante e godurioso risotto non lo disdegnerei proprio!

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  14. EliFla: devo ancora recuperarlo il quadernino, ma della nonna Rosa ho tantissimi ricordi. Che bello era preparare insieme a lei il pranzo di Natale!

    Acquolina: grazie! Ne avrei da raccontarvi sulla casa di Torino...

    Srtawberry: benvenuta!! Ora vado a farmi un giretto da te!

    Simo: hai detto giusto, corposo e saporito. E questo nuovo riso che ho provato è proprio buono!

    Ely: sono contenta che ti sia piaciuto! La mia nonna era veramente speciale, un giorno ti racconterò del nonno pittore!

    Anna: grazie a te! un abbraccio e alla prossima!

    Fabiana: Torino è magica, sono tornata dopo anni per vedere la Sindone ma ora vorrei programmare un giro con più calma. Ciao!

    Gunther: hai ragione! Al mio matrimonio abbiamo mangiato risotto alla barbera e borlotti, buonissimo!

    Mammazan: hai ragione, la mia nonna aveva un'eleganza d'altri tempi.Cucina e ricordi si sposano benissimo!!

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  15. Lucy: grazie per gli auguri!! Ho compiuto gli anni l'8 gennaio... e da allora ho cominciato con i post nostalgici...

    Fabiana: grazie, che belle parole! Hai ragione, anche io rimango sempre affascinata dai racconti di chi ricorda. A presto!

    Elena, grazie! Il bello è che, nonostante siano passati un po' di anni, il ricordo dei nonni e dei momenti passati con loro è vivissimo.

    Lauradv: e pensa che non mi ci sono ancora messa a provare gli agnolotti. sarà che la pasta ripiena non è molto desiderata in casa mia...

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  16. Splendido questo risotto e speciale il post con le tue descrizioni!
    pian piano ritorno, a presto un bacio, MARA


    PS grazie alla tua pasta ho finalmente comprato la colatura di alici! una bontà!

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