lunedì 28 ottobre 2013

Di vacanza, lavoro e mariti. #ilmantenuto

 


E' appena uscito. Il lunedì è più dura del solito. Tocca andare a lavorare, fare quei 120 km al giorno nei campi della bassa bassissima padana, tra poco arriverà anche la nebbia a fare compagnia. E quando si torna a casa il cellulare continua a vibrare, tra mail messaggi e chiamate. Quando ci si mette a tavola la domenica sera il pensiero va all'ennesimo week end passato troppo in fretta. 
Avere una moglie che rimane a casa forse non aiuta. Per questo, lo sapete, ho deciso di chiamare il mio blog così. Perchè in fondo in fondo il marito lo pensa ( e un po', forse, ha ragione): la mia vita è come una vacanza perenne. Sorvoliamo sul fatto che io non passi di certo la mia giornata spalmata sul divano, ma il fatto che la moglie possa permettersi di gestire i propri tempi, almeno per un po', di andare via per due mesi, di prendersi qualche ora per fare un giretto a Milano è per lui molto vicino all'idea di vacanza. 
Siamo una di quelle famiglie anti moderne: un marito che porta a casa lo stipendio, una moglie che dovrebbe fare la casalinga e la mamma a tempo pieno (dovrebbe...).


Cosa accadrebbe se improvvisamente la situazione cambiasse? Cosa succederebbe se da casalinga e mamma mi trasformassi in donna in carriera con guadagni strepitosi? Fantascenza, lo so. Ma ci ho pensato guardando le vicende di Chiara, la mamma imperfetta nella puntata di venerdì, alle prese con #ilmantenuto, ovvero con  il marito che si prende una giornata di vacanza proprio dopo la promozione di lei.
Con una moglie che porta a casa un signor stipendio, capace di sovvenire a tutte le necessità della famiglia come si comporterebbe mio marito? 
Diventerebbe lui quello "in vacanza da una vita"? Scherzando lo afferma da tempo: una moglie che possa improvvisamente portare a casa tutto ciò di cui ha bisogno la famiglia potrebbe bastare e permettere a lui il riposo. 

Già me lo vedo: divano - tv - libro. Aiuto in casa? Certo, ma limitato, secondo  me, a spesa e cucina. 
Non so quanto durerebbe tutto ciò. Non so quanto un uomo che è stato abituato da anni a lavorare tanto, a fare da leader e a comandare possa riuscire a passare le sue giornate tra casa e divano. 
Quello che so per certo è che se per un caso improbabile mi capitasse di trovare un impiego più gratificante del suo e, in soldoni, meglio remunerato, lui ne sarebbe solo felice. 

Accade così anche per la maggior parte dei trenta quarantenni? Dai, io spero proprio di sì.... Voi cosa ne pensate? Come reagirebbero (o reagiscono) i vostri mariti se foste voi quelle che portano a casa lo stipendio più alto? Ve lo farebbero pesare? Si instaurerebbe una competizione che alla fine porterebbe a conflitti? Si rilasserebbero e penserebbero che è finalmente arrivato il momento di dedicarsi a ciò che più piace? Sarebbero felici e orgogliosi di avere al proprio fianco una donna realizzata?

Io dal  mio punto di vista sono tranquilla. Tutto ciò di cui ho parlato è e rimane fantascienza. Il marito, suo malgrado, dovrà continuare a macinare ore di lavoro e chilometri nel grigiume padano, progettando di aprire b&b in terre sarde (il vecchio faro vicino a dove andiamo spesso in spiaggia è il suo sogno nel cassetto...). E io continuerò a sentirmi in vacanza da una vita, tra una lavatrice e un figlio da recuperare a scuola, una spesa e la cena da preparare.

A presto con qualche ricetta su questo mio piccolo spazio e con la serie #mammaIMperfetta, che continua, dopo la puntata #ilmantenuto, tutti i giorni su Corriere.it o su RAI2!






7 commenti:

  1. Devi dire a Giulio di guardare il film "Una piccola impresa meridionale"... Bad and breakfast in un faro....

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    1. Adri, direbbe che lui è sempre avanti. Sono almeno due anni che ci pensa. E ha anche controllato, il faro è tra i possedimenti del demanio che possono essere dati in concessione....

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  2. Se succedesse a noi?
    Io credo che a mio marito piaccia sapermi a casa, piaccia sapere che ho collaborazioni che mi danno soddisfazione ma che mi permettono di fare la mamma. E' figlio di una casalinga benestante, il modello è questo.
    Penso che più del fattore economico gli peserebbe non avermi a casa vicino a lui, essere lui quello che aspetta in cucina il ritorno del coniuge. E in ogni caso non farebbe mai il casalingo!

    Sono stata onesta, eh?

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    1. Onestissima! Anche io penso che in fondo in fondo anche a mio marito vada bene così e anche il mio non farebbe mai il casalingo! Ma secondo te sono davvero così tanti gli uomini che non digeriscono bene la "superiorità" lavorativa delle loro mogli?

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  3. Penso che non cisia niente di piu'avvilente per un uomo che stare tutto il giorno a casa e fare il mantenuto, se poi oltre alla vacanza gli toccano anche le incombenze domestiche... W l'anti-modernita'

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  4. Anche io casalinga. Anche io "mantenuta". Ogni tanto dichiaro che torno al lavoro, la figlia é ormai grande ed il denaro non basta mai, ma lui fondamentalmente non vuole: lui porta a casa la pagnotta, io continuo a fare la mantenuta. Credo così si senta più uomo!
    Un sorriso
    Anna

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